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Intervento dell’Artista al Convegno “Fare Arte A Roma Oggi” del Consorzio Casa delle Arti Visive
“In uno dei primi ricordi che ho del mare mi rivedo bambina, in una spiaggia del litorale tirreno, nelle prime ore del mattino; luce chiara, sabbia fresca al tatto e ancora liscia e senza orme; e l’acqua, vasta, immensa e accarezzata dai riflessi del sole, che si rincorrono in mille sfumature d’azzurro.
Mi sembrava che tutto danzasse, le piccole increspature delle onde, il pulviscolo dorato, la sabbia che mi scorreva fra le dita, l’aria che si arricciolava con piccoli sospiri.
Ora so che quella percezione di bambina era giusta, il mondo danzava davvero una danza cosmica; la sabbia, l’acqua e l’aria nelle loro particelle di molecole radiose di energia, pulsavano e vivevano e io partecipavo vibrando di emozione a quella immensa danza.
Lo stupore di quella bambina di fronte al mare vive sempre in me e il meraviglioso naturale mi riempie di gioia e di desiderio di comunicare e trasmettere questo amore”. (Roberta Filippi, da “Pensieri sparsi”).
In “Fuochi blu”James Hillman scrive …il mondo esiste in forme, colori, atmosfere, qualità tattili che si autopresentano; tutte le cose mostrano un volto diverso e vario, il mondo essendo non solo un insieme di segni in codice di cui decifrare il significato, ma una fisionomia da guardare in faccia. In quanto forme espressive, le cose parlano; mostrano nella loro forma lo stato in cui sono; si annunciano, testimoniano della propria presenza: “guardate siamo qui”.
Ecco, siamo noi, gli Artisti, siamo noi i Fuochi Blu! Fuochi ben consapevoli del valore e dell’unicità del proprio fare artistico, della centralità, oggi ancora tutta da rivendicare, del ruolo dell’artista che sa proporre un nuovo modo di concepire la cultura, un nuovo modo di coinvolgere il pubblico, un nuovo modo di proporre eventi. Come artista e presidente de L’Altrosguardo Artisti Associati, che è uno dei fondatori del Consorzio Casa delle Arti Visive, ho in varie occasioni proposto alla discussione e alla programmazione di percorsi ed azioni condivise, uno dei punti fondamentali per la valorizzazione e la promozione dell’Arte contemporanea: l’apertura di spazi espositivi per mostre temporanee di Artisti operanti a Roma all’interno dei Musei e Gallerie Comunali e Nazionali presenti sul territorio.
La stragrande maggioranza delle istituzioni museali sta vivendo una crisi totale e il MACRO ne è l’emblema più evidente, queste istituzioni sono luoghi falliti e lo saranno fintanto che continueranno ad essere gestiti in modo inadeguato per mancanza di idee, per svuotamento di significato, per mancanza di coraggio e di indirizzi di ricerca; contenitori senza contenuti, lontani anni luce da quanto avviene nel panorama reale delle arti visive e, nello specifico, dagli artisti operanti oggi in area romana.
Eppure basterebbe nuovamente incontrarli, gli artisti, osservarne i progetti, sostenere quelli di valore, dare cittadinanza e spazio all’intelligenza, andare nei loro studi per conoscerne i percorsi e le ricerche, scoprire il fervore del ricco patrimonio artistico e culturale della loro qualificata produzione, curarne la promozione, ossia favorire nuove e concrete occasioni di visibilità e di inserimento nel mondo dell’Arte, potenziare le acquisizioni nelle collezioni, condividere una nuova progettualità del sistema dell’arte contemporanea, in concomitanza con lo sviluppo del sistema economico, delle infrastrutture, dell’innovazione e volto a fare di Roma un centro vivo per l’arte contemporanea.