I bambini sanno volare, fare le cose più straordinarie, fino a che qualcuno dice loro che è impossibile.
Ricordate?
Ma io non ho mai dimenticato, non ho perso la capacità di stupirmi del meraviglioso e non ho mai smesso di volare; qualche caduta in picchiata, certo, ma serve a rinforzare le ali.
Figlia di una madre attrice e spirito libero e di un padre curioso di conoscenza e d’avventura, dai loro temperamenti ho ereditato il meglio, cercando accuratamente di liberarmi del peggio, cosa che perdura tuttora nelle mie meditazioni, riflessioni, incazzature, anche se vivendo ho imparato che l’unico vero oggetto dello scontro è sempre con sé stessi.
Quindi Accettarsi. Eliminare le scorie. E Volare, sempre.
Educata in una famiglia appassionata e attiva in arte, musica e letteratura, (ne sarò sempre grata), nei miei percorsi di artista e di donna ho spesso nell’arte e nella vita precorso i tempi, con azioni e ispirazioni originali e innovative senza riferimenti davanti a me, ma constatando poi dietro di me come diventavano punti di riferimento per altri. Anche nell’insegnamento ho posto tutta la sincerità, la forza e l’amore ed è tuttora una meravigliosa e arricchente fonte di scambio.
Un indomabile anelito all’autonomia e alla libertà è forte in me, ho attraversato per scelta in solitudine lunghi periodi, fino all’incontro con Fiore, l’amore della mia vita e ho iniziato a percorrere il complesso sentiero dell’Amore, pur con la mia anima appassionata e guerriera.
Sono solare, ma conosco e frequento le Tenebre, so che il lato oscuro non necessariamente ha a che fare con il male, come sa chi vuole penetrare i suoi territori in verità e con il coraggio della libertà,
e nell’arte per me è importante cogliere l’armonia nascosta nel sacro dell’esistente, in tutte le sue forme e realtà; l’anima umana, nella sua individualità-universalità, ha capacità di conoscere il vero e di amare il bello; in ciò consiste, infatti, l’intelletto dell’anima che è “substantia spiritualis e rationis particeps” e nel puro colore, nel gesto, nell’armonia della visualizzazione pittorica di un moto dell’anima/logica, trovo senso ed orientamento per la ricerca del Sacro in arte.
Nei periodi aurorali del pensiero, l’artista ha vissuto con intima e profonda gratitudine la concentrazione dell’universo nell’intimità della propria anima. Una sostanza spirituale fonte insieme e della coscienza intellettuale e razionale e della rappresentazione delle immagini…Eraclito era consapevole di questa intimità dell’anima umana, “che in sé raccoglie, senza disperdersi, gli spazi e i tempi e ne ha in sé il Logos, la Verità parlante”; arte, quindi, come irradiazione dello Spirito e palpitante forma dell’Infinito.
L’anima è soffio vivificante, respiro vitale, è ciò per cui anzitutto viviamo e sentiamo e pensiamo, l’arte vive nell’uomo per un soffio illuminante del Logos, in una autotrasparenza spirituale, è una via per avvicinarsi alla propria Anima e all’Anima del mondo e delle cose create e nella mia visione le persone e la vita stessa sono parti danzanti di una unica grande danza cosmica.
Entusiasta della vita, delle sue varietà e differenze ho viaggiato in Europa, in Giappone, Brasile ecc., in brevi soggiorni a Berlino, Monaco, Lisbona, Parigi, Atene, Tokio, Rio, Delhi, diversissime tra loro per storia, cultura e assetto politico-amministrativo. Nell’installazione “Diecimila Oceani d’Azzurro”, racconto infatti per immagini il mio attraversamento per mari uguali e diversi, in un ideale flusso di comunicazione attraverso le vie d’acqua di tante nazioni che ho visitato. Viaggiando, mi interessava anche rendermi conto dello stato dell’arte e della condizione degli artisti nelle varie realtà, del rapporto interno di scambio e confronto, delle opportunità offerte loro dalle istituzioni, della disponibilità di spazi espositivi sperimentali ed ufficiali, di atelier a prezzi accessibili per poter lavorare, di come la comunicazione dell’arte fosse diffusa nel tessuto urbano e della sua conseguente fruizione da parte del vasto pubblico. Ho potuto costatare come rispetto all’Italia il panorama artistico e culturale di queste capitali presenti un carattere ben più dinamico, creativo e variegato, e come paesi tutto sommato con tradizioni al di sotto del nostro back-ground artistico, siano oggi centri fervidi di iniziative, dove una fitta rete di istituzioni pubbliche e private, grandi centri espositivi, gallerie, curatori e collezionisti, conoscono il valore di risorsa del lavoro degli Artisti e delle loro associazioni, offrono opportunità, spazi e sostegno, a quelli storici e a quelli emergenti, (i famosi giovani che qui da noi dubitano del loro presente, figurarsi del loro futuro!). Intendendo l’arte come etica di vita, ho profuso impegno e partecipazione nel sociale, in qualità di fondatore, direttore artistico di associazioni, e docente, realizzando progetti, eventi, mostre e convegni in spazi museali, coinvolgendo artisti internazionali, giovani e territorio. Precursore è stato in anni lontani “I Laboratori dell’Arte” in due edizioni al Parco della Musica, manifestazione che ha documentato al grande pubblico, alle varie Istituzioni coinvolte e al mondo dell’arte, il fervido clima culturale, creativo e formativo che, ad opera degli Artisti-docenti attivi nel campo dell’arte che insegnano nelle Scuole e Accademie d’arte, di Cinematografia, di Danza e di Teatro e nei Conservatori Musicali, si viene a creare, mantenendo vivo il nostro grande patrimonio di tradizioni e competenze d’arte e di cultura del mestiere dell’artista, in uno spirito che si richiama allo storico concetto di “bottega delle arti” come luogo di fermento e scambio creativo ed innovativo. Tanti altri miei progetti hanno coinvolto arte, scienze, letteratura, musica, performances, non ultimo “Dormire, Morire, forse Sognare” al MACRO di Roma, tra Arti visive, Fisica quantistica, Poesia, Letteratura, Performances, Psicologia.
Ogni artista è un po’ un alchimista del pensiero creativo e degli strumenti e materiali che trova o reinventa per esprimere la sua poetica, con sguardo sciamanico. Affascinata dalla sensualità della materia e dal lirismo cromatico di forme e colori, ho realizzato cicli pittorici sul rapporto tra Arte e Scienza ed Eros e Spiritualità, tematiche oggi potentemente attuali.
La mia attuale ricerca artistica, con il ciclo “Canti della Luce Segreta”, volge il pensiero all’archetipo della Grande Madre e ad altri simboli e repertori dell’immaginario di antichi saperi. Questi accomunano e attraversano tempi, nazioni e culture, giungendo vivi ed attuali fino a noi e con essi mi rapporto, oggi, da artista contemporanea.
Io “sento” per immagini, associo emozioni e intuizioni a nomi, visioni e colori, nelle mie opere approfondisco i valori della luce e della materia, con sperimentazioni tra rilievi, pittura, colori e minerali macinati e miscelati con medium particolari, carte giapponesi e foglia d’oro utilizzata in maniera innovativa, non solo come spazio di rappresentazione, ma anche come gesto pittorico, alfabeti del sogno, sperimentazioni, contaminazioni plurimateriche; l’oro cercato nel profondo dell’oscurità, luce di rinascita, energia archetipica emergente da lacerazioni di placente colorate, in un fluire creativo. L’oro vivente è fuoco alchemico, pura coscienza e pura consapevolezza. È l’essenza divina nascosta in tutte le cose, processo creativo come l’opera d’arte.
L’antico culto della Dea Madre, genitrice celeste dell’umanità, ha valenza di simbolo universale presente in quasi tutte le mitologie note; nel suo eros cosmogonico si manifestano la terra, la generatività, il femminile come mediatore tra l’umano e il divino e, punto per me di maggiore interesse, è da sempre espressione di una natura che genera e nutre, protegge e riscalda, ma che rivela al contempo il suo lato oscuro di morte e distruzione, pericolo e bisogno, fame e mancanza di protezione, vissuti dall’umanità come il soggiacere a una madre oscura e terribile.
Tra i primi ho avvertito il fascino delle contaminazioni tra oriente ed occidente, (vedi E. Crispolti in La Pittura in Italia,Ultime Tendenze” ED.Electa) viaggiando ed esponendo in Giappone, Grecia, Turchia, America, Thailandia, e molto altro ancora, attingendo, reinventando e sovrapponendo linguaggi figurativi, iconografie, elementi e suggestioni delle diverse culture.
Molte tra le mie opere si ispirano a conoscenze che numerosi poeti e letterati, scienziati e filosofi d’oriente e d’occidente hanno tramandato, miti che sono la forma criptica e favolistica basata su antichi saperi, cosmogonie e cosmologie al femminile, dalla cui entropia caotica si è generato il mondo, trasformando il Caos in Cosmo.
Nell’opera “Percorso Iniziatico” ad esempio rappresento la doppia simbologia del Labirinto e del Serpente che, pur se con diverse interpretazioni, ha sempre simboleggiato l’elemento energetico che partecipa al processo perenne della vita, la “prima materia”. Nell’opera citata il percorso, a partire dal labirinto esistenziale, si snoda in un attraversamento sotterraneo, o al nero e prosegue con il serpente, che rappresento come immagine stessa del ciclo lunare che si annoda e si scioglie senza fine, l’Ouroboros, che custodisce nel suo cerchio il gioiello stesso della conoscenza, la ” Thau Circuli “. Da qui, con un profondo rinnovamento interiore, cioè con la metamorfosi della natura che si nutre di se stessa e ritorna alla sua origine, ” nulla si crea e nulla si distrugge “, rinasce e fruttifica l’aurea Donna-albero.
Esplorando l’universo femminile, partecipe della sua energia e sostanza, l’archetipo stesso di Madre Natura, divinità primordiale responsabile del cosmo nella sua interezza, sul piano fisico come su quello etico, sociale e culturale, fa riflettere su come l’uso consapevole delle risorse sia un problema comune a tutto il mondo e su questo tema è urgente avviare una comunicazione e uno scambio interculturale tra i vari Paesi.
Essendo sensibile all’aspetto spirituale dell’esistenza e all’energia dei luoghi e dei simboli, nella mia ricerca artistica e nei miei viaggi da tempo seguo le sue tracce, nel senso di una riscoperta personale e collettiva insieme e ritengo che quelle conoscenze e tradizioni la cui cosmologia è caratterizzata da un profondo rispetto per l’ambiente, debbano essere valorizzate, in quanto patrimonio di una irrinunciabile ecologia umana. Consapevoli che in Gaia, il pianeta vivente, vanno riconosciuti i simboli della sua essenza e della sua trascendenza, sapremo recuperare quel senso del sacro e quel profondo anelito verso una società antiautoritaria, in armonia con i ritmi della natura, e possibile via per un sempre vagheggiato mondo nuovo.
Molte quindi le mie opere di Land Art, paesaggi dell’anima e passaggi emozionali realizzati in Italia e all’estero, come nel circuito di avventurose installazioni e pitture su rocce (anche in mezzo al mare) in piccole isole della Grecia o in parchi e musei all’aperto, come “Nozze Alchemiche” dove un cerchio di pietre bianche evoca la sfera androgina, di cui una metà vive nella luce e l’altra nel grembo d’ombra della madre terra. Al centro un sesso femminile dipinto, su lui pende e mira come freccia sull’amoroso bersaglio, una punta di roccia nera e vulcanica: quando la corda si spezzerà, si compiranno le nozze alchemiche di luce e oscurità.”
Spesso mi chiedo: in un mondo a maggioranza di squali, quale armatura forgiarmi, lottare e insieme rimanere me stessa?
Mi rispondo che se non abbiamo dimenticato la nostra sacra natura, i nomi e i volti dell’Archetipo della Donna Selvaggia da cui tutte proveniamo, se lo custodiamo nell’anima, nella psiche e nelle viscere, allora udiamo il suo richiamo a essere, a vivere secondo la nostra forza e potenza, grazia e bellezza, inviolabili; allora guardiamo il grande spettacolo della creazione, di noi stesse e degli altri come portatori di grande poesia, l’energia scorre libera in noi e corriamo insieme all’armonia della Natura madre, insieme ai suoi cicli di vita e di morte, siamo come una notte stellata, leali, estatiche vagabonde nei sentieri ai confini del mondo, che vogliamo e dobbiamo percorrere, spazzando via chi e ciò che ci vuole costringere in limiti troppo, troppo, troppo angusti per la nostra ritrovata natura splendente.
Roberta Filippi
Artista visiva
Viaggiare come particella nel pulviscolo cosmico,
come profumo luce materia e colore,
toccare giardini sotterranei di luce nera
e accarezzare rocce a faticose, appartate altezze,
viaggiare sul soffio alato del sogno,
portare il suo alito nella realtà dei giorni del vivere……