“…Roberta Filippi, che è tipicamente pittrice (ma all’inizio degli anni settanta collaborò ad una memorabile ricerca sulle “Scritte Murali” a Roma) ha inventato un “Kakemono-stendardo” apposto sulla facciata interna del cortile del palazzo Colonna, per rimeditarne la struttura architettonica in una ripetizione in certo modo favolistica…” (E.Crispolti, dalla presentazione in catalogo: “Internazionale d’Arte”, Genazzano ’86).
“…Nell’ambito della mostra “Cantieri”, le diverse opere di Roberta Filippi si inseriscono con la forza e il peso dell’esperienza di una pittrice che ha partecipato, con impegno artistico e intellettuale, attraverso periodi cruciali della evoluzione dell’arte contemporanea. Le sue due installazioni, “la mia testa Futura” e “10.000 Oceani d’Azzurro”, nate da un unico progetto, con la loro leggerezza formale e la loro profondità tematica, sono servite da porta spalancata alla possibilità di unire ciò che spesso il mondo dell’arte contemporanea ha cercato di dividere: arte e trascendenza; occidente e oriente; natura e anima; idea e opera.
In questo senso, attraverso una evocazione che comprende e penetra gli elementi fondamentali della natura per poter creare una “Testa Futura”, e per mezzo dello sguardo che può essere capace di unire e comprendere con la stessa potenza e la stessa universalità del mare, Roberta Filippi ha messo a disposizione degli altri artisti e dei visitatori una possibilità vivente di cercare la bellezza e la solidarietà attraverso la creazione artistica…”(A.Tonelli, dalla presentazione in catalogo della mostra “Cantieri” pal.Valentini).
“…Nuvole e vento entità indivisibili. Il vento gioca con le nuvole trasformandole. Le nuvole si danno un corpo fluido per invitare il vento a giocare. Casa vento e nuvole sono nella memoria di tutti…. Roberta costruisce dei totem su plastica trasparente, da appendere nelle logge del castello, così il vento le muove e muove anche le nuvole che sono dipinte sulla plastica. Un richiamo per le nuvole, un gioco per il vento, uno specchio per la natura, la natura in casa.” (Bruno Munari, per l’installazione alla Palazzina Corsini di Roma).