Ora, in questo tempo sospeso, cerchiamo di non respirare. Il meno possibile. E soprattutto assolutamente non il respiro degli “altri”. L’Aria, quella che ci unisce al cielo, che è lei stessa il cielo, che inizia già da appena dove finisce la Terra. Ora la avvertiamo come un pericolo!
RESPIRO
E mi rivedo bambina, in una spiaggia del litorale tirreno, nelle prime ore del mattino; luce chiara, e l’acqua, vasta, immensa e accarezzata dai riflessi del sole, in mille sfumature d’azzurro. Mi sembrava che tutto danzasse, il pulviscolo dorato, l’aria che si arricciolava con piccoli sospiri. E io che respiravo a pieni polmoni, aria e luce, sentimenti, stupore ed emozioni.
Ora so che quella percezione di bambina era giusta, il mondo danzava davvero una danza cosmica; la sabbia, l’acqua e l’aria nelle loro particelle di molecole radiose di energia, pulsavano e vivevano e io partecipavo vibrando di emozione a quella immensa danza.
Ma ora no. Non ancora, non per ora. Ora è il tempo, per la Terra e per noi, di guarire nello spirito e nel corpo.
RESPIRO.
Abbiamo dentro tutto il sole, il mare, i fiori della primavera che avanza leggera e invincibile, con altri principi, valori e ritmi diversi da quelli di noi umani. Ma non sempre ritroviamo il nostro respiro, profondo e libero, che si nutre del respiro delle cose create.
RESPIRO
Quante voci ha il respiro, quello unito al pianto, che alla nascita ci consente il passaggio di stato e l’ingresso alla vita nel mondo. O quell’ultimo respiro di mia Madre, raccolto mentre moriva tra le mie braccia. Vita e Morte.
RESPIRO
Sottili vortici che si levano dai nostri corpi meravigliosamente ideati e comunque perfetti e si intrecciano con tutti gli altri respiri, fino al di là dei continenti, un immenso unico polmone che disegna arabeschi che si levano oltre la Terra, nello spazio.
Ma ora, è il grande organismo della Terra che ha bisogno di respirare.
Con o senza di noi.
Roberta Filippi
Artista